mercoledì 3 ottobre 2012

Le Avventure di Falcor lo Strigo - I - Caccia alla Strega - Parte IV

Falcor: portò istintivamente una mano alla bocca quando, avvicinandosi alla grande vasca lentamente, un terribile tanfo lo colse. Un orrenda smorfia si formò sul volto dello strigo... I suoi occhi, che penetravano l'oscurità, non notavano alcuna trappola dell'aver avvistato alcun tipo di trappola; l'uomo avanzò lentamente, la lama d'argento salda nella mancina. Lo sguardo vigile comunque si alternava tra la polla d'acqua, e la via che l'avrebbe condotto più in profondità.

Aggirando la vasca si rese conto delle dimensioni dell'ambiente
in cui si trovava: la vasca era al centro e la stanza doveva essere
una quindicina di passi sul lato corto e oltre 20 sull'altro.
Dungeon Master: Con circospezione lo strigo osservò la vasca mentre la superava sul lato lungo. L'acqua al suo interno era tranquilla e, a dispetto delle grosse radici che spuntavano qua e là, limpida. Aggirando la vasca si rese conto anche delle dimensioni dell'ambiente in cui si trovava: la vasca era al centro e la stanza doveva essere una quindicina di passi sul lato più corto e oltre 20 sull'altro. Un'unica uscita si trovava sulla parete opposta al passaggio da cui era entrato.
Guardandosi intorno lo strigo notò che c'erano cumuli di detriti quasi ad ogni angolo della stanza.

Falcor: Probabilmente il tempo aveva consumato lentamente ognuna di quelle pareti, di un luogo che, era fa, probabilmente doveva essere un importante catacomba di quei grandi e valorosi guerrieri di cui tanto si narrava per le lande. Allo strigo, sembrò di essere tornato a Kaer Mohren... ed assieme a questo, tornarono a duolergli vecchie cicatrici. Se sentiva tali sensazioni, non arrivava di certo ad esternarle, tutt'altro, lo sguardo suo era gelido ed impassibile come quello di qualsiasi altro individui che intraprendeva il mestiere del cacciatore di mostri. Riprese a concentrasi, scacciando qualsiasi altro pensiero..i suoi occhi si diressero a studiare il grande salone attorno a se. Addocchiando i detriti in cerca magari di un qualsiasi indizio che potesse verificare la presenza di qualcuno all'interno..sopratutto la polvere sul terreno..doveva mancare od essere minore in determinati punti per assicurare il passaggio di qualcuno.

Dungeon Master: Si avvicinò al cumulo di detriti più vicino (quello nell'angolo sud-est) e lo esaminò con circospezione. Notò alcun frammenti il cui biancore faceva pensare con poco dubbio che provenissero da ossa. Ma più importante fu il risultato dell'altra verifica: molte impronte, di qualcuno che portava stivali o calzari di qualche tipo percorrevano la stanza in lunghezza, a debita distanza però dalla vasca, per poi imboccare il passaggio.

Falcor: Era come pensava, quel luogo non era stato frequentato solo da quella tanto fantomatica strega..Probabilmente quei cacciatori si sarebbero rivelati tutt'altro che tali più avanti, ma ancora non poteva dirlo, eppure, dal racconto di quel contadino cugino di Ugaro, qualcosa di strano v'era. E da quello che Falcor aveva imparato le coincidenze non erano mai tali alla fin dei conti. Purtroppo i frammenti impedivano l'identificazione delle ossa.. Si inoltrò dunque, verso quel passaggio dalla cui polvere trasparivano vari orme di calzari o stivali, rimanendo di basso profilo. Se si fosse reso necessario la lama era pronta a saettare da un momento all'altro...

il passaggio verso est, che era molto stretto, appena sufficiente
per un uomo, pareva essere stato realizzato da pochissimo tempo
Dungeon Master: se c'era altro oltre alle impronte di stivali o mischiato con esse Falcor non se ne avvide e imboccò il passaggio, ritrovandosi dopo pochi passi in un piccolo ambiente ottagonale, da cui si dipartivano passaggi verso tutte le direzioni cardinali.
Sul pavimento della stanza c'erano delle pietre, un piccone e una pala: il passaggio verso est, che era molto stretto, appena sufficiente per un uomo, pareva essere stato realizzato da pochissimo tempo.
Degli altri due passaggi lo strigo non poteva dire granché salvo, che intravedeva degli scalini al limite della sua visuale in quello sud.

Falcor: V'era probabilmente qualcosa là sotto che lui ancora non riusciva ad avere ben chiaro. Un piccone..Una pala..oggetti che probabilmente appartenevano a quelli pseudo cacciatori di streghe. Avrebbe controllato come prima cosa quel passaggio; prima di scendere, per sue politica personale, era meglio liberare assicurarsi di non aver problemi nascenti alle spalle. La lama sempre nella man sinistra, ed è proprio alla gamba della medisima parte del corpo che dava la precedenza. Il suo ingresso in quel passaggio creato da poco era prossimo...

Dungeon Master: Lo strigo si strinse nel passaggio aperto malamente e sgusciò nel corridoio oltre di esso. Non aveva fatto che qualche passo quando dall'altro lato emerse una figura ringhiante. Umanoide per aspetto ma dal viso sfigurato e l'incarnato pallido e chiazzato di macchie malsane. Nuda ma dotata d'artigli pericolosi come pugnali. Ricordava di averne letto qualcosa in qualche libro, ma non si ricordava pèrecisamente cosa, di certo doveva essere un necrofago di qualche tipo.

Ghoul
...una figura ringhiante. Umanoide per aspetto ma
dal viso sfigurato e l'incarnato pallido e chiazzato
di macchie malsane. Nuda ma dotata di artigli
 pericolosi come pugnali
Falcor: Abbozzò una smorfia nel vedere una tale creatura dinanzi a lui, molto spesso aveva letto di mostri simili, un necrofago ecco cos'era, ma di una sottospecie che non riusciva a ricordare. Prim'ancora che il mangia cadaveri potesse rendersene conto lo strigo gli era già addosso. Dopo aver saldato la presa sullo spadone d'argento con entrambe le mani, Falcor effettuo uno scatto composto da un passo , daun altro ancora, ed infine da una acrobatica giravolta, un colpo diretto al torace della creatura, l'altro al suo addome..Dopo questo primo attacco a bruciapelo, si richiuse nuovamente in una posizione difensiva..Cosi, gli avevano insegnato tempo addietro in quella fortezza sperduta... Adesso, era il momento di metterlo in pratica.

Dungeon Master: La creatura gli balzò contro appena un attimo dopo, ma la spada di Falcor volteggiò colpendo mentre questi scansava gli inutili allunghi dell'avversario dotato di una portata ben minore. Lo strigo inflisse al necrofago due lunghe ferite, una al torace e l'altra all'addome, ma il colpo migliore andò a segno per ultimo, lasciando penzolante per la sola cartilagine il braccio destro dell'essere, ormai inutilizzabile.
La creatura però non si spaventò dell'orribile ferita, anzi parve divenire furiosa e poco ci mancò che riuscisse a sorprendere lo strigo con un balzo in avanti. Ma non si parla di riflessi da strigo per nulla. Pochi attimi e Falcor rispose con un colpo preciso che spezzò la gamba destra della creatura recidendone osso e carne all'altezza del polpaccio. Mentre questa cadeva al suolo un colpo terribile di ritorno porse per sempre fine alla sua immonda esistenza.

Falcor: Un colpo netto con lo spadone d'argento lacerò talmente veloce il polpaccio destro della creatura, che se si fossero viste le prodezze dello strigo , si sarebbe creduto che fosse egli stesso uno di quei mostri a cui dava tanto la caccia. Scrutando, grazie a quella sua pozione di occhi di Gatto ancor meglio la creatura che adesso grondava di scuro sangue ai suoi piedi..Si rese ben presto conto che si trattava di un vero e proprio Ghoul. Probabilmente non v'era molto tempo da perdere nel raccogliere materiali o altro..E bisognava comunque stare ben attenti, cosi..Dopo aver dato un rapido occhio alla zona circostante, il witcher si chinò sul corpo della creatura estrapolando in fretta i materiali utili alla sua professione ..Quella maledetta professione odiata ed amata in tutte le contee...

Dungeon Master: Restando sul chi vive provò a recuperare prima il sangue della creatura e quindi la sua linfa, ma si ricordava ben poco su dove fossero i punti migliori dove prenderle in un ghoul e non ne raccolse a sufficienza per farci nulla. Con un certo fastidio notò che anche l'aceto bianco era svaporato durante i suoi maldestri tentativi con gli altri due ingredienti. Nulla di fatto.

Percorse il corridoio per una decina di passi: c'era una porta sulla sinistra, o meglio:
un tempo dovevano esserci stati due battenti di metallo, ora uno di questi era stato
sfondato, permettendo l'accesso.
Falcor: La tensione doveva aver arrugginito i nervi altrimenti sempre saldi del cacciatore di mostri. Si guardò attorno, a quanto pare il suo combattere contro la creatura non aveva in alcun modo attirato attenzioni indesiderate..Era una fortuna, odiava il dover riprendere a combattere dopo una lunga pausa come quella.. Dopo essersi ricomposto, ed aver recuperato in fretta la lama d'argento, cominciò a camminare lungo il corridoio, tenendo la lama ben bassa, obliqua in direzione del terreno, ed avanzando, molto lentamente.

Dungeon Master: Percorse il corridoio per una decina di passi: c'era una porta sulla sinistra, o meglio: un tempo dovevano esserci stati due battenti di metallo, ora uno di questi era stato sfondato, permettendo l'accesso. Sembrava una cosa recente. Il corridoio proseguiva oltre, dritto per quanto poteva vedere.

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