martedì 13 dicembre 2011

Lupo di Mare - Professioni di Midda's Chronicles n.2

Lupo di Mare di origini orientali in una illustrazione di Andrea Guardino
DESCRIZIONE
Il proprietario di tale esclamazione era un uomo di età variabile fra i trenta ed i trentacinque anni. Lunghi capelli corvini circondavano un volto di forma appena ovale, ornato nella sua zona più centrale da occhi verdi appena ripiegati verso l’alto negli angoli più esterni e da un naso corto e sottile sopra una larga bocca con labbra delicate: sopra a quelle stesse labbra una coppia di baffi curati con taglio corto si spingeva a scendere fino al mento senza però congiungersi sotto di esso, non presentando così l’aspetto di alcun pizzo. Se i tatuaggi che ricoprivano il di lui corpo, al pari del colore dello sguardo e dei capelli, lo qualificavano indubbiamente come tranitha, l’originale forma dei di lui occhi e la tonalità lievemente olivastra della sua carnagione lasciavano supporre un’influenza probabilmente orientale, così esotica da non appartenere neanche a quel continente spingendosi probabilmente fino ad Hyn.
Sul corpo che non celava i complessi tatuaggi tribali a livello del torso, muscoloso ma sinuoso, era indossato un lungo giaccone, nello stile degli alti ufficiali dell’esercito kofreyota ma di diverso colore, nero come la notte con lievi riflessi bluastri e bordi ricamati in argento: un capo di abbigliamento decisamente prezioso che contrastava con i pantaloni altrettanto scuri ma di vecchia e rovinata stoffa, simili come usura ai vestiti di Midda, ed i calzari, semplici ciabatte comode da indossare ed ancora più comode da levare nei momenti di necessità. Dietro all’apparenza offerta dal giaccone, solo uno sguardo superficiale non avrebbe colto pertanto la fisionomia di un uomo abituato a non indossare un tale ornamento: per quanto egli potesse cercare di atteggiarsi a grande e ricco signore, ogni fibra del di lui essere gridava chiaramente ciò che egli era al mondo intero, nei di lui movimenti equilibrati e quasi elastici, nello sguardo rapido e diretto, nei piedi e nelle mani incise dai segni di corde quotidianamente strette e attorcigliate attorno a tali estremità al punto tale da farne quasi parte. Quell’uomo viveva per il mare, viveva nel mare e, forse, addirittura era nato grazie al mare: alcuna altra ragione, infatti, avrebbe mai spiegato tratti somatici inequivocabilmente caratteristici di una terra troppo lontana.”
Tratto da Midda's Chronicles, Gli spettri della nave, post n.63


Se ci sono uomini che si possono considerare apolidi questi sono di certo i lupi di mare, ma questa loro mancanza non è dovuta a disastri o distruzione di terre o popoli ma alla sola scelta, taluni dicono destino o predisposizione, di innalzare il mare a loro nazione patria.
La loro casa è la nave e la loro famiglia diventa presto quella dei compagni che condividono con loro tanto spazi angusti pavimentati dal legno quanto orizzonti azzurri spesso infiniti. E, talvolta, pericoli. Il mare è una terra la cui legge è selvaggia quanto la forza primeva che lo anima e le creature che lo abitano da ben prima che l'uomo lo solcasse con le navi (volendo trascurare la teoria che annovera la creatura che poi si è evoluta nell'uomo tra quelle che lo abitano). I lupi di mare quindi sanno combattere per difendere se stessi e la loro casa mentre viaggiano per affari o per diletto lungo rotte conosciute o in esplorazione.

CARATTERISTICHE PECULIARI
Combattere con gli strumenti di bordo: una nave è piena di armi per chi sa come usarle: caviglie, gaffe, ganci, ma anche ancorotti, stralci di corda e reti possono trovare un rapido impiego per chi grazie a questa caratteristica ne conosce le potenzialità offensive.
Saldo alla nave: per un lupo di mare muoversi sulla propria nave è come muoversi nella propria casa e quindi movimenti che possono squilibrare o disorientare chi non possiede questa caratteristica non turbano chi invece vi è uso e la possiede: tale differenza da un bonus a qualsiasi prova o conflitto che venga eseguito sulla nave, pari ad un decimo del CdA in questa caratteristica (incluso schivare nel caso di combattimenti). Inoltre nel caso in cui chi possiede questa caratteristica combatta per difendere la sua nave potrà aggiungere al danno inflitto il suo livello in questa caratteristica.
Carpenteria navale: questa caratteristica permette a chi la possiede di effettuare riparazioni ad una nave o rimpiazzare le parti andate distrutte. Non dà la capacità di costruire una nave, ma permette di ripararla o riarmarla.
Sopravvivenza in mare: particolarmente utile ai naufraghi questa caratteristica include tutte le conoscenze necessarie a procurarsi cibo dal mare ed evitarne i predatori. Sebbene possa dare una soluzione a molte mancanze non è molto d'aiuto quando a venire meno è proprio l'acqua potabile. Questa caratteristica è sufficiente a costruire una zattera senza vela, ma nulla di più complesso.

1 commento:

  1. Ottima descrizione che si adatta ad un altrettanto ottimo disegno. ;)

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...