domenica 11 novembre 2012

Le Avventure di Falcor lo Strigo - I - Caccia alla Strega - Parte V

Falcor: Fallita l'estrazione di materiali alchemici dal corpo del non morto , la delusione era molta, aveva perduto del tempo prezioso in qualcosa che non era riuscito a portare a termine, imprecò a bassa voce. Dinanzi allo strigo v'era un'antica porta scardinata, che giaceva sul freddo terreno, uno dei battenti di ferro era stato abbattuto.Si soffermò giusto un attimo ad analizzare la soglia, quel segnale non era buona cosa, perchè a giudicare dalla polvere l'ingresso alla successiva sala era stato distrutto da poco tempo, accostò la mancina sul dorso, rimamendo fermo, senza ancor saper bene quale delle due lame avrebbe dovuto estrarre. Scavalco il portone abbattuto, e con molta, molta calma, entrò silenzioso.

lo strigo poteva vedere entro la stanza che vi era dietro al battente mancante:
intravedeva due sarcofagi di pietra, quello a sinistra era stato aperto.
Dungeon Master: Il battente di sinistra era ancora saldamente al suo posto. Osservandolo Falcor notò che era di legno spesso tre dita e ricoperto di una lamina di bronzo, che raffigurava parte della testa di un leone ruggente.
Il battente di destra era mancante, ma era al suolo poco più avanti, scardinato dalla parete con una violenza inaudita. Anche la parte centrale di entrambi i battenti, dove doveva esserci stata la serratura o la chiusura era consumato e piegato.
Lo strigo poteva vedere entro la stanza che vi era dietro il battente mancante: intravedeva due sarcofagi di pietra, quello a sinistra era stato aperto. sul pavimento tra i due vi erano buttate alla rinfusa delle pertiche, uno zaino e un palanchino di metallo.
Falcor distinse chiaramente dei ringhi e rumore di qualcosa che gratta contro la pietra provenienti da entro la stanza, a sinistra.

Falcor: Sarcofaghi aperti... Rumori.....Sebbene di certo Falcor non fosse il piu acuto degli uomini, in pochi istanti comprese che quei famosi cacciatori di streghe probabilmente altro non che dei tombaroli..Come minimo la loro avidità gli aveva portati poco prima ad aprire i tumuli, in cerca di facili guadagni su preziosi oggetti antichi, e facendo questo avevano risvegliato qualche creatura che sarebbe stata meglio sotto qualche centimetro di pietra. Scosse il capo pensando a quella possibilità, ciò voleva dire che ancora una volta avrebbe dovuto brandire l'arma d'argento e poi, forse, quella di ferro, nel caso in cui gli uomini magari ancora vivi avessero voglia di saggiare il freddo acciaio a spese proprie .Evitando di far rumore dunque..Lo strigo si fece largo tra i battenti di quella porta, ormai sfondata , ed entrò..La lama d'argento brillava e riluceva quasi si un aura propria nell'ombra...

C'era poco più di quel che aveva visto,
 se si escludevano tre ghoul...
Dungeon Master: Silenzioso come un fantasma, lo strigo si addentrò in quello che sembrava essere un sepolcro.
C'era poco più di quel che aveva visto, se si escludevano tre ghoul, uno dei quali era intento a grattare contro la parete a sinistra di quella in cui si trovava la porta da cui era appena passato, ad un paio di passi dall'angolo.
altri due gli stavano vicino, ma sfortunatamente non tutti e tre erano rivolti verso la parete. Una delle creature lo vide e lanciò un alto ringhio che fece voltare anche quella al suo fianco, mentre la terza non si discostò dalla parete che stava grattando e neppure si girò.

Falcor: Con somma sorpresa del cacciatore, che cercando di non farsi vedere si affacciò dall'angolo dietro il quale, accuratamente accovacciato, ebbe modo di notare tre necrofagi, questi erano intenti a grattare un'apparente normalissima parete di pietra. Che tutt'un tratto quelle creature avessero adottato un comportamento diverso da quello di divorare cadaveri? Le domande lasciarono il tempo che trovarono, tant'è che, senza soffermarsi troppo su questa sottigliezza, lo strigo sgusciando dal suo riparo si scagliò sui non morti. In effetti per lui era una delle prime volte che vedeva dei necrofagi cosi da vicino, finalmente era l'ora di vedere se gli anni di addestramento a Kaer Mohren erano serviti a qualcosa.

Dungeon Master: Lo strigo assalì i due ghoul mentre questi erano ancora indecisi se farlo per primi.
Come una tempesta si abbatté su di loro, mulinando la spada d'argento a velocità incredibile. Ferì più volte entrambi i mostri: affibbiò tagli che avrebbero dissanguato un uomo vivo e sfregiò il naso al primo e tagliò quasi via un piede al secondo, dopo avergli assestato un colpo terribile al torace. Il terzo ghoul smise di raschiare la parete e si spostò sulla destra, balzando su uno dei due sarcofagi. Presto l'avrebbe avuto addosso, ma i suoi due compari erano molto malridotti.

Falcor: In quel momenti lo strigo non pensava assolutamente a nulla..Era come una macchina, una macchina costruita ad arte per combattere contro mostri che avrebbero sicuramente eliminato un qualsiasi altro uomo comune con estrema facilità. Con estenuante ripetizione, ripeteva tutto quanto aveva memorizzato in tutti quegli anni.."effettuare una parata dopo aver colpito il proprio avversario, giacchè è sempre meglio premunirsi in difesa, che perdere tempo a pensarci quand'ormai è troppo tardi"..cosi come sapeva che dopo aver schivato la zampa del ghoul avrebbe potuto perforargli il piede, per poi assestargli il colpo di grazie..Ad ogni situazione poteva facilmente adattarsi con una degna risoluzione.
Il primo dei due ghoul si accasciò al suolo a seguito di un colpo alla giugulare, se non fosse stato una creatura dell'altro mondo, sarebbe morta poco prima, a causa di un sanguinamento alla giugulare. Mosse la spada riprendendo la propria offensiva, l'altro mostro lo stava per colpire, troppo tardi..non appena ebbe sollevato l'artiglio, lo strigo, lo trapassò da parte a parte, senza neppure voltarsi..I suoi sensi e riflessi, erano qualcosa di senz'altro incredibile..
Lo strigo era padrone del campo ora e poté concdersi uno sguardo intorno...
Forse la voglia di finire il più in fretta possibile per incontrare la strega, forse perché non vedeva l'ora di uscire da quel maledetto luogo, lo strigo spinse al limite i suoi riflessi riuscendo in una manciata di istanti, non solo ad evitare che quasi l'avversario si accorgesse della propria imminente dipartita..Ma con un colpo ben assestato al volto, luogo da sempre predefinito contro i non morti di quel tipo, lo strigo danneggio pesantemente il necrofago...E per questo bastò un altro, semplice, roverso squalembrato al petto, per recidere il corpo della creatura; questa ormai privo di alcuna difesa cadde all'indietro andando a sbattere contro lo stesso sarcofago che poco prima aveva scavalcato..

Dungeon Master: lo strigo era padrone del campo ora e poté concedersi uno sguardo intorno, anche se non vi era da vedere chissà cosa in più che non avesse già colto al primo colpo d'occhio: solo i resti scheletrici di un cavaliere entro il sarcofago: sbiaditi stracci rossi lo abbigliavano e questo aveva tenuta dalle mani sul petto una spada dalla lama arrugginita ma dall'elsa ingioiellata con pietre rosse lisce. Al collo portava un medaglione d'argento che raffigurava una testa di leone, grosso il doppio di una moneta d'argento.
Non vi era null'altro di anormale nella stanza, salvo il punto della parete che il ghoul stava grattando.

Falcor: Non era stato affatto un problema riuscire a sbarazzarsi del gruppo di deformi umanoidi, la dea bendata ancora una volta aveva graziato lo strigo che era uscito da quello scontro completamente indenne. Anche l'argento aveva come sempre fatto la sua parte, unico materiale in grado di colpire a morte creature come i mostri. Si concesse un attimo di tregua Falcor, la pozione occhi di gatto permetteva ai suoi occhi felini di bucare le ombre che lo accerchiavano, non fu infatti troppo difficile notare l'unica zona anomala della stanza...Si chinò sul corpo di uno dei tre ghoul, il più vicino, e mantenendosi sempre vigile, comincio con i suoi intrugli, a cercare di estrapolare parti utili per future pozioni. Ottenuto l'ottenibile, poi, con l'elsa stretta nella man dritta, il cacciatore di mostri si avvicinò alla zona che poc'anzi aveva catturato la sua attenzione.

Non notò nulla sulle prime, ma poi vide che c'era una fessura dove
il ghoul aveva grattato che non era stata aperta dal suo operato
Dungeon Master: Lo strigo si mise all'opera sui cadaveri finalmente davvero cadaveri. Come prima non riuscì a raccogliere abbastanza sangue per farci alcunché, ma fu in grado di recuperare un bel po' di aceto bianco e persino della linfa di abominio, che ricordava essere molto difficile da estrarre.
Una volta finito e riposto tutto nella sua tasca si mise ad analizzare la parete. Non notò nulla sulle prime, ma poi vide che c'era una fessura dove il ghoul aveva grattato che non era stata aperta dal suo operato. Proprio mentre la osservava notò che qualcosa o qualcuno lo stava osservando dall'altro lato. Sentì anche qualcuno (o qualcosa) dire piano: «Non si sente più nulla. Ha smesso anche di cercare di aprirla.»

Falcor: Finalmente per una buona volta, il cacciatore di mostri era riuscito ad estrarre come doveva i reagenti per le pozioni. Fece una smorfia come al solito nell'odorare il fetore che si innalzava dai putridi corpi dei non morti noti come necrofagi, o per meglio dire, come avrebbe detto Vesemir, "canidi ghoul". Ripose velocemente tutti gli estratti al sicuro dentro la sacca pedente dalla sua cinta, ed infine, si avvicino lentamente al muro con la spada sguainata e tenuta nella man dritta. Fu in quel momento che le sue orecchie percepirono le vibrazioni di alcune voci...E non solo quelle. «Non si sente nulla. Ha smesso di anche di cercare di aprirla.» Confermò con tono distaccato Falcor fissando la fessura. «Siete i presunti cacciatori di mostri?»

Dungeon Master: Silenzio per qualche momento. Un occhio sbirciò di nuovo attraverso la fessura. «Dove sei?» chiese. Un «Non vedo niente» sottovoce diretto a qualcunaltro. Un «Digli di si» sempre sottovoce da qualcunaltro a quello che guardava. «Si! Tu chi sei?» disse l'uomo che stava guardando attraverso la fessura

Falcor: Sospirò in quel momento lo strigo, non perché stanco a causa della schermaglia con quei cadaveri ambulanti, bensì per l'assurdità della situazione da parte di quegli uomini. "Cacciatori di mostri.. Che mi chiedo cosa ci facessero con oggetti come quelli... Pensavate di prendere a padellate in testa la strega...?" «Uscite da li. Forza. Oppure vi lascio marcire qua dentro, ho ben altro da fare.»

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