martedì 26 febbraio 2013

Le Avventure di Falcor lo Strigo - I - Caccia alla Strega - Parte VIII

Dungeon Master: Falcor con un gesto compose il segno Aard provando a spazzare via il suo avversario. Sapeva che non sarebbe stato così, i suoi segni non erano tanto potenti, ma di certo lo avrebbe sbilanciato o respinto quel che bastava a colpirlo. Non fu così perché prima che potesse portare in essere il fendente la creatura si era già piegata in avanti per colpirlo a sua volta, e lo costrinse ad una schivata che spezzò la pericolosità della manovra. Ora si fronteggiavano uno sui gradini e l'altro ai piedi della scalinata ad appena qualche passo di distanza.

Falcor: Lo osservava dall'alto verso il basso lo strigo, di certo essendo un non morto, non poteva aver l'istinto di sopravvivenza di qualsiasi altro tipo di mostro, ciò era alquanto pericoloso, in quanto la creatura si sarebbe continuata a gettar contro di lui , senza alcuna paura di farsi del male. «Bastardo..» Disse a denti stretti Falcor, mentre, puntando la spada d'argento in direzione del necrofago, teneva le giuste distanze..fino al prossimo attacco.

Alghoul
ancora una volta le danze si aprirono e chiusero con
gli artigli dell'alghoul che strisciavano sfiorando la
corazza dello strigo. La creatura sembrava essere sempre
 pronta a contrattacchi improvvisi portati a metà
 manovra che rovinavano la strategia dello strigo.
Dungeon Master: ancora una volta le danze si aprirono e chiusero con gli artigli dell'alghoul che strisciavano sfiorando la corazza dello strigo. La creatura sembrava essere sempre pronta a contrattacchi improvvisi portati a metà manovra che rovinavano la strategia dello strigo.

Falcor: Indietreggiò ancor di più lo strigo, tanto che, per evitare i colpi, come un vero schermidore, fece dei brevi passi continuando a salire lungo quella scalinata, trascinando in tal modo la creatura verso quella salita.

Dungeon Master: Provò a sorprenderla mentre accorciava le distanze contro di lui con una raffica di colpi veloci come solo gli strighi sapevano sferrare ma, proprio quando la guardia della creatura stava per cedere un colpo andò tanto fuori misura che Falcor perse il ritmo ed ogni opportunità di sferrare un colpo decisivo.

Falcor: Un altro colpo andato a vuoto, la lama dello strigo sfiorò a malapena la carne putrefatta del non morto, schizzando nell'aere quello che sembrava essere sangue color nero pece, a seguito di quella sua toccata e fuga costituita da un allungo della gamba sinistra seguito da una rotazione della spada d'argento, unico materiale in grado di ferire a morte bestie di quella portata, si ritirò ancor di un passo. Volse solo per un istante lo sguardo verso la destra, cosi da scorgere con la coda dell'occhio l'imminente cima della rampa di scale. Un istante che però costò al mutante cacciatore di mostri, un terribile attacco d'artigli, che, con gran forza, squarciò il petto degli..Quel colpo subito, però, gli diede la spinta necessaria per giungere infine nel punto tanto da lui desiderato. Se poco prima vi era una smorfia di puro disprezzo, di quelle orrende e brutte a vedersi che tanto erano famose sui volti dei "brutti" witcher, adesso essa si era tramutata in un sorriso, ancor più sgradevole certo, ma di pura consapevolezza. Difatti, dall'alto di quella posizione di vantaggio, Falcor richiamo tutte le energie rimaste, adrenalina a mille che confluendo nel sangue, donò ancor più forza e velocità allo schermidore, che, compiendo un balzo in avanti, si lanciò sulla creatura. Tempo che sembrava essere rallentato, la vita di uno com'egli in fondo scorreva al rallentatore, era chiaro che anche il tempo stesso fosse malleabile per un uomo come lui.. smosse in un breve attimo la lama dall'alto verso il basso, ed, come un angelo della morte, ricadde sul terribile ed antico nemico..quell'algouth che tanto lo aveva fatto penare..il quale..impalato dallo spadone stesso, abbandonò, una volta per tutte,questo mondo.

Dungeon Master: La creatura lanciò un gemito terribile, a metà tra un grido e il verso di un enorme serpente, poi giacque inerte gravando col suo peso sull'arma.

Falcor: «Ghh..» Fissò a pochi centimetri di distanza il viso della creatura, che ancora sembrava sbavare in quella sua tremenda ed atroce agonia... in quell'attimo, anche la figura dello strigo pareva esser divenuta quella di un vero e proprio mostro, che, mostrando le zanne all'avversario sconfitto, quei denti forniti di canini ben più affilati del normale, dimostrava la sua superiorità in battaglia. Facendo forza con entrambi gli arti superiori, il cacciatore tolse la lama dal bestia, aiutandosi nell'opera, con il piede destro, che, ripiegato a dovere, spinse l'Alghoul verso il fondo delle scale..laddove era nato e vissuto..cosi lasciò questo mondo. Cercò di riprendere fiato Falcor..Ansimando pesantemente, diede uno sguardo alla sua cintura empie di pozioni, e tra esse, ne trovò una adatta allo scopo di ritrovare le energie perdute...Con la mano libera dell'elsa della spada, prese proprio quella, ed socchiudendogli occhi, in un attimo, la inghiottì...
«Bastardo..» Sputò del sangue a terra assieme a quelle parole, pulendoselo appena con l'avambraccio destro,mentre, silenziosamente, riponeva adesso la lama d'argento nel suo fodero dietro la schiena, parallelamente a quella di ferro.

Dungeon Master: la creatura finalmente morta ruzzolò fin in fondo alle scale dove giacque. Lo strigo era padrone del modesto campo, ma un rigurgito della pozione rese amara in bocca quella vittoria. Egli scese e si avvicinò al cadavere, prelevando da esso quanto poteva tornargli utile, ma riuscì solo a procurarsi una certa quantità di cadaverina. Poté però sbirciare oltre l'angolo, ma vide solo un corridoio lungo una decina di passi che si allargava poi in un oscuro ambiente ignoto. Non riuscì a vedere altro, la vista gli si appannò un po' per la sofferenza delle ferite unita allo strazio della pozione che aveva usato per poterle far rimarginare rapidamente.

Falcor: "Maledetta pozione..doveva esserci qualcosa che non andava.." Pensò lo strigo sentendo quell'amaro sapore in bocca, le ferite erano molto gravi, e ci avrebbe messo un bel pò per ripristinare completamente le sue energie. Andare avanti, specie nell'affrontare una strega, in una situazione come quella, non era certamente la miglior cosa da fare, e lui lo sapeva. Cosi..dopo aver recuperato in fretta quella poca cadaverina, cominciò a risalire con calma, le scale. Neppur a lui piaceva l'idea che gli era balenata per la mente, ma al momento attuale, non vi era alcun altro tipo di soluzione, avrebbe riposato all'esterno. Forse avrebbe anche incrociato i due cacciatori di tombe, era meglio prepararsi ad affrontare il peggio.

Dungeon Master: Falcor ripercorse a ritroso il cammino affrontando le scale con pacatezza. A dispetto del rivoltarsi delle viscere sentiva il dolore delle ferite scemare almeno in parte.
Arrivò fino alla stanza della vasca, dove si trovava la scala e lì si bloccò, a qualche passo dall'arcata da cui era appena passato. Dall'altro lato della vasca si trovavano due creature femminee orribili, dal volto spigoloso, il naso adunco e orribili mammelle pendule. Ma ciò che era più disgustoso era che la seconda stava consumano un braccio umano così come un uomo poteva fare con un cosciotto di pollo.

Divoratrice
Altro che strega. Si trattava di delle divoratrici.
 Simili a orride megere obese, ma dotate di artigli
 e denti pericolosi e di una forza fuori del comune.
Falcor: I passi dello strigo erano lenti e silenziosi, nessun rumore si udiva provenire dalla cripta. Tacito silenzio, un segno che poteva essere sia positivo che terribilmente negativo. Anche se di poco le sue ferite via via si stavano rimarginando, ma quel maledetto veleno della pozione della rondine, gli dava non pochi problemi di movimenti. Quello che sperava era di non incontrare sul suo cammino altri mostri. Perché stavolta anche un normalissimo necrofago della specie meno pericolosa, avrebbe potuto metterlo in serio pericolo. Sembrava però che il destino avesse messo ancor una volta lo zampino, difatti, proprio quando ormai sembrava esser giunto nell'ultima stanza. Dinanzi a lui comparvero quelle due terribili creature. Di riflesso portò immediatamente la mano sulla lama lungo la schiena, ed, in un attimo, estrasse l'arma, cercando di resistere per il momento agli effetti dell'avvelenamento. Le osservava a distanza, cercando di riuscirne a distinguere le forme anche con lo sguardo leggermente offuscato..

Dungeon Master: Altro che strega. Si trattava di delle divoratrici. Simili a orride megere obese, ma dotate di artigli e denti pericolosi e di una forza fuori del comune. Non una buona notizia visto che lui non era nel pieno delle forze, ma almeno non avrebbe avuto avere a che fare con la magia.
Le due megere lo guardarono come una coppia di faine guarderebbe un volatile.

Falcor: "Ci mancava solo questa..come se non avessi già abbastanza problemi di mio" Con quel pensiero, lo strigo, perforò le ombre, pur vedendoci ben poco a causa dell'avvelenamento, la pozione occhi di gatto gli consentiva ancora la piena visione nelle ombre di quelle creature, perciò, senza alcun problema, avrebbe potuto affrontarle. Si focalizzò sulla megera che per il momento non consumava alcun lauto pasto, sicuramente quella più pericolosa da attaccare, mentre l'altra era impegnata a togliersi dalle mani il braccio umano, lui..avrebbe tolto di mezzo la prima.

Dungeon Master: deciso come un toro lo strigo piombò contro la megera più vicina colpendola con la spada. Ella cerò di farlo a pezzi coi suoi artigli, ma non fu abbastanza veloce. Lo strigo invece si e le assestò un altro paio di fendenti che aprirono lunghi solchi nella carne macilenta del suo ventre. A quel punto anche l'altra divoratrice che fino a quel momento aveva consumato pigramente il braccio si buttò contro lo strigo.

Falcor: Lo strigo cercando la massima concentrazione, si lanciò sulla divoratrice più vicina. Quella su cui già aveva deciso di focalizzarsi fin dall'inizio. Il primo suo fendente riusci alla perfezione, andando a lacerare il corpo empio di lardo, e riversando una discreta quantità di scuro sangue della divoratrice, la quale, non poté far a meno di urlare la sua sofferenza. Eppure, la gemella, non pareva troppo interessata a soccorrerla, preferendo piuttosto terminare il lauto banchetto, credendo che la sua compare fosse ancor in vantaggio..Probabilmente non avevano mai visto quel simbolo d'argento, ne come tutti i mostri, potevano immaginarsi che la Gilda degli Strighi, fosse addestrata da ere interminabili nell'affrontare tali nefandezze. Schiavata rapida e pronta fu quella di Falcor all'artigliata della creatura..Eseguita prontamente tramite un volteggio, che terminò con uno squalembro, cosi come tempo addietro gli aveva insegnato il suo maestro presso khae mohren. "E' proprio come diceva il vecchio..anche se è inutile, a seguito di ogni tuo attacco esegui una piroetta..aveva proprio ragione.." Mentre quei suoi pensieri passavan per la mente, notò con la coda dell'occhio, giungere la seconda divoratrice, decisamente determinata a non far passare un ottima serata al cacciatore di mostri.

Dungeon Master: Una volta scesa in campo anche l'altra divoratrice lo scontro degenerò in qualcosa di molto vicino ad una zuffa, con lo strigo che cercava di tenere a distanza le due megere con la spada, continuando a colpire quella che aveva già ferito. Anche gli artigli delle divoratrici lo ferirono più volte, ma alla fine un colpo ben assestato fece stramazzare al suolo una delle megere lasciando lo strigo, stremato a fronteggiare l'altra.

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