martedì 12 febbraio 2013

Le Avventure di Falcor lo Strigo - I - Caccia alla Strega - Parte VII

Il piano di marmo era un vecchio altare. Nelle pareti dietro di esso vi erano i resti di vecchi affreschi.
Falcor: Fu proprio quell'unico , distante, arredo che attirò l'attenzione del cacciatore di mostri. Solitamente se si fosse trattato di un qualche tipo di sarcofago, ciò avrebbe quasi sicuramente significato la presenza in un ambiente come quello, sopratutto dato che v'era una strega che girava per il sotterraneo, di qualche altro ghoul oppure peggio..Ed era proprio a quel peggio che Falcor stava attento...Si avvicinò..molto lentamente..con la lama che si muoveva descrivendo cerchi nell'aria, pronto a scattare al minimo movimento sospetto.

Dungeon Master: Senza alcun preavviso o rumore qualcosa gli cadde improvvisamente addosso dall'alto. Una persona normale non avrebbe avuto la prontezza di accorgersene. Ma uno strigo ce l'aveva, anche se non era in grado di capire bene cosa fosse. Solo una massa grigio azzurra.

Falcor: La cosa migliore da fare era sicuramente evitare quella strana massa grigio azzurra proveniente dall'alto, qualunque cosa fosse, colpirla, magari, avrebbe significato la fine della vita dello strigo. Dunque..non appena il rumore e lo scricchiolio di quel qualcosa venne colto dalle orecchie inumane del mutante, quest'ultimo si mosse di lato, con una delle tipiche capriole degli strighi, tanto famose per i loro allunghi e rapidità.

Dungeon Master: Falcor si buttò a capofitto in avanti scansando la massa cadente e mentre si voltava a fronteggiarla, qualsiasi cosa fosse, prese con un colpo d'occhio quanto restava da vedere della stanza, cioè la sua parte conclusiva più stretta, trapezoidale. Il piano di marmo era un vecchio altare. Nelle pareti dietro di esso vi erano i resti di vecchi affreschi.
La cosa che si rivelò essere un grosso rettile, lungo quasi quanto Falcor era alto, dalla testa affusolata. Appena toccò terra provò a schizzare verso una delle pareti, ma lo strigo si era girato così in fretta che avrebbe potuto colpirlo prima volendo.

Geco Gigante
La cosa che si rivelò essere un grosso rettile, lungo
quasi quanto Falcor era alto, dalla testa affusolata. 
Falcor: A quanto pare la sua fulminea velocità aveva fatto proprio cilecca, difatti, appena la creatura rettile toccò il suolo, riusci con non troppa difficoltà a schizzare via verso una parete. Questa volta, la spada di Falcor, fu più lenta della lucertola troppo cresciuta..I suoi occhi ne seguirono il movimenti..

Dungeon Master: Il rettile si arrampicò sulla parete con la stessa velocità con cui un uomo normale avrebbe percorso di corsa un normale pavimento piano, e raggiunse un angolo del soffitto. Questo era alto almeno una decina di passi.

Falcor: Lo osservò a debita distanza, non sapeva ancora se era o meno il caso di ingaggiare un incontro con quella creatura rettile. I suoi occhi da witcher erano focalizzati sull'essere dal freddo sangue

Dungeon Master: Il lucertolone lo osservava dal soffitto curvando ora la testa a sinistra ora a destra, ma non si mosse dall'angolo dove si trovava.

Falcor: Non aveva senso combattere contro un mostro che piuttosto che affrontarlo in combattimento cercava di fuggire a gambe levate. Lo strigo, consapevole di questo, teneva l'elsa della lama stretta salda tra le mani, con la lama dell'argentea arma volta verso il basso quasi a sfiorare il terreno pietroso. Falcor, stacco la dritta dalla stessa, alzandola, come a mostrare alla creatura che non voleva attaccarla..lentamente, indietreggiò camminando all'indietro..

Dungeon Master: Quando lo strigo aveva percorso un paio di passi nel corridoio, il lucertolone si mosse sempre restando sul soffitto fino sopra l'altare di pietra e quindi si volse a guardarlo.

Falcor: Lo scrutò attentamente, continuando ad indietreggiare..Gli rivolse un lento cenno di capo, quasi impercettibile, quasi a rassicurarlo che lo avrebbe lasciato stare. Non era suo compito eliminare i mostri che non erano ostili, o che non si meritavano una indegna fine per mano sua.

Dungeon Master: Per un po' sentì ancora gli occhi della creatura su di sé, ma poi a metà del corridoio anche quella sensazione sparì.

Falcor: Sospirò dopo un po', sicuramente odiava quel genere di incontri, che lo facevano stare in ansia fino all'ultimo momento..Si volto di spalle dopo qualche metro, proprio a metà del corridoio, dove si apriva una breccia sulla sua attuala sinistra, creata poco prima dai due cacciatori di tesori. Adesso, non rimaneva che un unica strada, procedere per l'area sotterranea, avrebbe oltrepassato quelle scale in pendenza verso il basso..la strega probabilmente si trovava li..Nemmeno lui lo riusciva capire..Non riusciva proprio a comprendere come tutte le creature peggiori scegliessero i luoghi più profondi per celarsi..Anche se in quel momento, non sarebbe dovuto importargli..

Dungeon Master: Circospetto scese una prima rampa di scale. A pochi passi dall'ultimo gradino vi erano i resti di un muro posto a bloccare il cammino, ma abbattuto da molto più tempo dell'altro. Sulla parte di esso che era ancora intera lo strigo poté vedere quanto restava di un simbolo di protezione che avrebbe dovuto impedire ai mostri di sfondare la parete... ai mostri però non a degli umani avidi...
Oltre il buco, largo a sufficienza perché un umano potesse varcarlo comodamente, si intravedeva una seconda rampa di scale che continuava a scendere.

Falcor: Probabilmente i due cacciatori di tesori, o non erano soli, oppure non erano stati sufficientemente sinceri nei suoi confronti..Anche se era difficile, aveva notato la paura nei loro occhi, la stessa paura che molti avevano ad osservare i suoi, quelle due forme verticali che ricordavano tanto un felino..Si fermò solo per un istante a sfiorare quel muro sfondato, sopratutto i resti dell'antico simbolo di protezione, non aspettandosi di certo alcun movimento del proprio medaglione. Probabilmente la magia era già scomparsa del tutto da quel luogo. Comunque sia, facendosi largo tra le macerie, avanzo...

Percorse la seconda rampa di scale. Poteva vedere chiaramente che il corridoio
voltava verso sinistra subito dopo di essa, ma quando era ancora a metà strada...
Dungeon Master: Il medaglione infatti non si mosse. Percorse la seconda rampa di scale. Poteva vedere chiaramente che il corridoio voltava verso sinistra subito dopo di essa, ma quando era ancora a metà strada da dietro l'angolo sbucò una creatura, simile a quelle che aveva affrontato poco fa quando aveva liberato i due tombaroli. Ma era più grosso e la sua pelle, se possibile, era ancor più pallida.

Falcor: Lo strigo con lenti movimenti, stinse vigorosamente l'arma che deteneva tra le mani, la sua fida spada d'argento, unica in grado di uccidere i mostri. Cercò difatti Falcor, di avvicinarsi senza emettere rumore alcuno, cercando di studiare la creatura a debita distanza prima di lanciarsi nella mischia..non perché non era certo di farcela, ma perché poi, a seguito della schermaglia, probabilmente non ne sarebbe più rimasto nulla di identificabile..

Dungeon Master: La creatura fece altrettanto osservando lo strigo a distanza. Somigliava ai ghoul che aveva visto prima ma doveva essere un differente tipo di necrofago, di cui però non riconosceva altri segni distintivi.
Il mostro rimase dov'era, vicino all'angolo con gli artigli snudati sulla difensiva, come se lo stesse sfidando a farsi sotto.

Falcor: Come gli avevano insegnato tempo addietro al forte di Kaer Morhen, fece un passo in avanti, guizzando la lama prima a destra poi a sinistra, entrambe finte, per poi, infine, con un capriola, balzare sulla creatura, cercando con la sua immagine agilità di coglierla alla sprovvista

Dungeon Master: Lo strigo si buttò contro il mostro pronto a tempestarlo di colpi, ma quando ne aveva sferrati appena un paio la presa sulla spada gli venne meno per un istante, spezzando la serie e facendogli perdere il ritmo.
Questo permise al necrofago di farsi sotto, pronto ad accorciare le distanze.
Falcor provò a bloccare il tentativo della creatura sul nascere, ma questa inaspettatamente si allungò per afferrargli un braccio e cercò di trascinarlo con uno strattone che forse l'avrebbe strappato ad un uomo comune. Ma non a uno strigo. Lui riuscì a contrastarla e a divincolarsi, ma l'artiglio del mostro riuscì a graffiarlo sull'avambraccio.

Falcor: Era riuscito a resistere alla presa della creatura certo, ma avrebbe dovuto sfruttare meglio le proprie abilità stavolta, stavolta avrebbe effettuato un attacco ben più potente del precedente, la rabbia, ormai, era alle stelle.

Dungeon Master: Il suo colpo vorticò forte abbastanza da decapitare un toro, ma il necrofago si strinse contro la parete per evitarlo e un momento dopo gli fu addosso: prima che la spada potesse di nuovo minacciarlo aveva scavato sei lunghe righe nel corpetto del witcher con i suoi artigli. Tagli non tanto profondi da essere letali, ma abbastanza da essere dolorosi.

Alghoul
Un Alghoul, creatura antica e terribile. Mentre la lama d'argento si andava
a scontrare contro i pericolosi e bestiali artigli del non morto,  parandone i
colpi, gli occhi dello strigo ne scorsero i particolari  riconoscendolo come il
probabile capo di quella mandria di necrofagi affamati di carne
Falcor: La creatura che si parava dinanzi allo strigo era certamente un tipo di necrofago superiore a quelli precedentemente affrontati. Tanto che, con un artigliata, era riuscito in breve tempo a danneggiare non poco la figura del cacciatore di mostri, tagli non profondi certo, ma che creavano una sensazione di forte disagio a Falcor. Ormai aveva deciso, avrebbe provato ancor una volta a colpirlo, se tutto non fosse andato per il meglio, avrebbe cercato qualcos'altro per togliere di mezzo l'orrenda bestia non morta.

Dungeon Master: alla fine prima che potesse impostare l'attacco il non morto gli fu addosso velocissimo e lo strigo si risolse a chiudersi in difesa per studiarne il modo di fare. Mentre schivava e parava e lo costringeva a rinunciare a colpi a cui lasciva intendere di poter reagire Falcor riconobbe nel suo avversario un ghoul di antiche origini, un alghoul. L'argento era efficace contro di lui ma usare l'unguento anti-necrofagi non sarebbe servito. Il non morto era potente e il suo appetito di carne antico. Probabilmente era a capo dei ghoul che lo strigo aveva incontrato poc'anzi.

Falcor: Un Alghoul, creatura antica e temibile. Mentre la lama d'argento s'andava a scontrare contro i pericolosi e bestiali artigli del non morto, parandone i colpi, gli occhi dello strigo ne scorsero i particolari riconoscendolo come il probabile capo di quella mandria di necrofagi affamati di carne. Che non era un avversario da prendere alla leggera già lo aveva intuito dai primi istanti di quel difficoltoso scontro, ma adesso era certo che non era lui ad esser divenuto più lento e goffo..ma era il mostro che era decisamente più pericoloso..

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