mercoledì 16 ottobre 2013

Le Avventure di Izzy Spoon - II - Lungo la Via Segreta dei Nani - Parte VII

Dungeon Master: Non ci fu da avanzare molto. Dopo una trentina di passi la galleria curvava a semicerchio e, proprio nel punto in cui curvava, c'era, sulla sinistra, una specie di ampia alcova piuttosto buia dove era stato infilato un altro vagone, ma senza il cesto metallico dell'altro, era una specie di piano con delle ruote.

Izzy Spoon: Izzy arrivò al luogo prescelto e si diede un'occhiata intorno: forse poteva imbastire qualcosa per rallentare l'avanzata dei nemici. Si mise immediatamente all'opera cercando di portare il carrello sui binari.

Dungeon Master: Cercò inutilmente di smuoverlo e trascinarlo, ma sembrava come se le ruote fossero incastrate e, comunque, essendo di solido metallo, doveva essere parecchio pesante.

Dopo una trentina di passi la galleria curvava a semicerchio e, proprio
nel punto in cui curvava, c'era, sulla sinistra, una specie di ampia
alcova piuttosto buia dove era stato infilato un altro vagone
Izzy Spoon: Rinunciò immediatamente allo spostamento, ricordando l'esperienza di poco fa con un altro di quegli aggeggi. Tolto il carrello, purtroppo non c'era altro modo per cercare di bloccare il passaggio, così decise di accucciarsi dietro all'inamovibile mezzo di trasporto e attendere un'eventuale nemico. Pensò brevemente a un modo per sorprendere i nemici, ma non gli venne in mente nulla. Era semplicemente frustrato e il comportamento freddo dei nani lo faceva sentire molto solo in quella situazione. Si concesse questo momento, poi tornò concentrato sulla situazione. Era pronto a tutto.

Dungeon Master: Passò un tempo indefinito. Ogni tanto sentiva qualche rumore proveniente dalla camera di guardia dove probabilmente i nani stavano ammassando ancora qualcosa sulla barricata improvvisata. Ad un certo punto ci fu un rumore forte e metallico, come se ci avessero aggiunto qualcosa di davvero pesante. Mentre l'eco di quel frastuono ancora svaniva sentì delle voci. Non capiva la lingua ma era spiacevole e gutturale. Erano tra due e quattro creature, capiva troppo poco per essere sicuro...

Izzy Spoon: Si riscosse dal torpore provocato dall'attesa, impugnò l'alabarda, pronto a falciare chiunque avesse tentato di passare. Si mise in posa per scattare fuori dal suo nascondiglio e attese che le voci fossero più vicine...

Dungeon Master: Ascoltando capì che erano almeno in tre coloro che parlavano e, dal rumore di passi sulla pietra, non sembravano molti di più.

Izzy Spoon: Izzy era indeciso sul da farsi: uscire allo scoperto e fiondarsi su di loro, sfruttando l'effetto sorpresa, oppure attendere e verificare la situazione con più calma. Decise che per quel giorno aveva già rischiato troppo, tre nemici poteva affrontarli in una stretta galleria abbastanza agilmente. Attese che si avvicinassero, sempre che fossero queste le loro intenzioni.

Dungeon Master: Li attese. Dopo poco sbucarono dalla galleria e passando davanti all'alcova dove si trovava appostato.
Rimase immobile come una statua, mentre i tre goblin passavano oltre girando l'ultimo pezzo di tunnel. Ancora un po' e i nani li avrebbero di certo avvistati.

Izzy Spoon: A quel punto Izzy decise di agire: uscì dal riparo e, cercando di fare meno rumore possibile, si portò alle spalle dei nemici.

Dungeon Master: Uscì dal suo nascondiglio abbastanza in silenzio da non farsi notare. Ma era questione di istanti prima che un goblin lo vedesse, grosso com'era.

Izzy Spoon: A quel punto, Izzy sollevò l'alabarda con due mani, per sprigionare un colpo devastante: mirò alla nuca della bestia e pregò di non sbagliare. Poi calò un colpo degno di un boia professionista proprio alla base del collo: l'arma fece un rumore tanto secco da far accapponare la pelle e si conficcò parecchio in profondità nella carne della creatura, spruzzando sangue ovunque. Izzy tolse l'alabarda dall'ormai cadavere del goblin aiutandosi con un piede, poi rialzò l'arma proprio mentre un altro goblin si stava girando. Un secondo colpo si abbatté sul cranio del goblin, uccidendolo all'istante.

Dungeon Master: Il terzo goblin che era appena più avanti si voltò prima che potesse arrivare anche a lui, con un’espressione terrorizzata per quella sorte di morte che si era materializzata alle loro spalle. Fece per scappare oltre la curva, ma dopo una manciata di passi ci fu uno schiocco e Izzy vide il suo corpo rigettato indietro con violenza con un dardo di balestra conficcato nella testa.

Il terzo goblin che era appena più avanti si voltò prima che potesse
arrivare anche a lui, con un’espressione terrorizzata per quella sorte
di morte che si era materializzata alle loro spalle. Fece per scappare
oltre la curva, ma dopo una manciata di passi ci fu uno schiocco

Illustration taken from Ninja Weasels
Izzy Spoon: Izzy fu colto un po' di sorpresa e si sporse, molto lentamente, dalla curva per vedere chi era stato il formidabile arciere.

Dungeon Master: Poco ci mancò che quel gesto gli costasse la testa. Un dardo di balestra fischio a meno di tre dita dal suo cranio, conficcandosi nella parete alla sua destra.
Sentì qualcuno parlare in nanico. Poi Daug gli gridò: «Per la Scure di Daffra perché non avverti che sei tu? Baug quasi ti faceva un altro buco in testa!»

Izzy Spoon: Izzy guardò la freccia, poi i nani e alzò le braccia in segno di scuse. Poi tornò verso il nascondiglio, nel caso altri goblin si facessero avanti. Poi si chiese cosa ci facesse lui in quel dannato buco: i nani potevano tranquillamente occuparsi di un esercito intero. La cosa si faceva sempre più pericolosa e aveva perso il conto delle volte in cui aveva rischiato di morire.


Dungeon Master: Si era da poco rimesso in posizione che Braug spuntò da sinistra.
«Sono venuto a far sparire i vermiciattoli morti...» disse soltanto prendendo uno dei goblin per i piedi. «Nessun rumore?»

Izzy Spoon: «Non sento nulla, potrebbero essere finiti. Stare qui immobile mi mette a disagio.»

Dungeon Master: Il nano gli sorrise in modo quasi paterno.
«Capisco che per un umano non sia una cosa... Uhm... naturale. Ma tra un po' i nostri fratelli saranno qui e tu potrai continuare il tuo viaggio...»
Prese l'altro goblin per i piedi ed arretrò. «Occhi e orecchie aperte...»

Izzy Spoon: Izzy annuì, ma dentro di se continuavano a risuonare le parole: "Ha fatto la fine del topo". Si trattava di resistere all'ignoto, questo gli logorava i nervi e il fatto di stare sottoterra non migliorava la situazione. Ma forse insieme ai nani poteva uscirne vivo. Si sedette nel solito nascondiglio e attese mentre Braug ripuliva.

Dungeon Master: Passò un tempo indefinito in quel mondo sotterraneo dove misurarne il passare era complesso. Ad un certo punto spuntò Daug.
«Sono vicini ormai - disse con soddisfazione - appena vedi che lanciamo una pietra contro quella parete - indicò la parete prima della svolta - torna indietro da noi... Capito?»

Izzy Spoon: Izzy parve felice che qualcosa si stesse muovendo: «D'accordo, ho capito»

Dungeon Master: Ma Daug non era andato via che da poco quando qualcos'altro parve muoversi o quantomeno farsi sentire. Arrivava qualcosa dal tunnel dall'altro lato. Altri goblin o forse chissà cos'altro...
Izzy si mise in ascolto, ma non riuscì a determinare di quante creature si trattasse. Più di due, di certo.

Izzy Spoon: "Per la miseria, ti pareva che fossero finiti...", pensò Izzy. Attese l'arrivo dei nemici, pronto al combattimento ancora una volta.

Guerriero Hobgoblin
Non era alto quanto lui, ma più robusto,
somigliava ad un incrocio tra un goblin
e un orchetto. Indossava una corazza di
cuoio e pelli non conciate ed era armato
con una grossa mazza chiodata.
Dungeon Master: Si nascose sfruttando quell'alcova pronto a scattare.
Sentì i passi avanzare. Poi a un certo punto si fermarono. Li sentì parlare. Poi un rumore secco e un grido di dolore. Poi una voce gutturale più alta e secca delle altre. Stava per trovarsi davanti almeno tre goblin e un'altra creatura, probabilmente umanoide.

Izzy Spoon: Izzy non osava guardare: “Cosa diavolo era quel suono?”, decise poi che non voleva scoprirlo: voleva tornare di corsa dai nani, ma aveva promesso loro che avrebbe protetto il passaggio. E l'avrebbe fatto. Attese che i nemici fossero vicini, sperò solo che non l'avessero scoperto.

Dungeon Master: Il rumore dei passi inframezzato un altro paio di volte da un parlato rozzo e gutturale si avvicinò sempre più, finché una creatura umanoide la cui testa arrivava alle spalle di Izzy arrivò nel suo arco visivo. Non era alto quanto lui, ma più robusto, somigliava ad un incrocio tra un goblin e un orchetto. Indossava una corazza di cuoio e pelli non conciate ed era armato con una grossa mazza chiodata.
Era seguito da presso da due goblin emaciati armati con spade corte e scudi tondi. Quello dei due che avanzava più a sinistra, vicino all'alcova si girò nella sua direzione e lo vide. Era stato scoperto.

Izzy Spoon: Izzy pensò in una frazione di secondo: “se non me ne vado, stavolta mi ammazzano davvero”, così saltò fuori dal nascondiglio con rapidità felina e si lanciò vero la curva del tunnel urlando: «Sono io! Arrivano!»

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...