martedì 29 marzo 2011

Sceriffo - Professioni n.9

DESCRIZIONE
Lontano dai grandi centri, in villaggi poco dissimili da piccoli agglomerati di case arroccati sulle colline e circondati da distese di campi o nelle comunità di minatori o pastori lo sceriffo è La Legge. Egli rappresenta il re, un nobile od uno stato comunque percepito da molti suoi compaesani come lontanissimo e ne esercita l'autorità svolgendo una serie di compiti che a seconda dell'individuo e della solerzia con cui questo li svolge possono essere graditi o sgradevoli per coloro che vi sono sottoposti.
Il compito principale dello sceriffo è quello di mantenere l'ordine e far si che nei territori a lui assegnati editti e leggi siano rispettati. Questo si traduce nel risolvere le beghe tra contadini cercando di evitare che sfocino in accoltellamenti o faide, tenere d'occhio gli stranieri ed i prigionieri e nei casi più gravi dare la caccia a banditi e fuorilegge. Nella maggior parte dei casi, di fatto, lo sceriffo ha, all'interno della sua comunità,  un potere appena inferiore a quello dell'autorità che lo ha nominato e se questa è abbastanza grande anche un certo numero di armigeri alle sue dipendenze.
Questo potere diventa ancor maggiore e di certo sgradito ai suoi compaesani se tra le funzioni che lo sceriffo deve esercitare vi è la riscossione delle tasse.
Comunque nella quasi totalità dei casi questo tutore dell'ordine non arriva ad essere mai amato da quelli che sono sottoposti alla sua autorità, che lo considerano chi troppo rigido e pignolo (specie in materia di tasse), chi ingiusto, chi prepotente e chi codardo.

CARATTERISTICHE PECULIARI
Autorità (disciplina): Un buon sceriffo deve essere bravo con le parole quanto se non di più che con le armi, perché la maggior parte delle situazioni in cui egli si trova coinvolto possono essere risolte tramite persuasione, mediazione e quando queste falliscono ricordando quanto prevede la legge fidando sul fatto che nessuno decida di sfidare i suoi ordini o sia così stupido da voler passare alle vie di fatto con un uomo d'armi che sa bene usare i suoi strumenti quando serve.

Percepire menzogne: chi possiede questa caratteristica, può, se ha la possibilità di osservare in viso il suo interlocutore e sentirne chiaramente la voce, capire o avere il sentore che questo non stia dicendo la verità. Questa caratteristica non permette né di sapere quale sia realmente la verità o quale sia il motivo che porta l'interlocutore a mentire, ma solo, tramite un osservazione acuta delle sue espressioni e di alcuni atteggiamenti nonché del suo tono di voce ed eventuali pause o mutamenti di esso che questo sta mentendo.

CARATTERISTICHE DI PROFESSIONE

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