giovedì 5 dicembre 2013

Le Avventure di Izzy Spoon - III - Bandito nella Palude Antica - Parte IV

Izzy Spoon: Izzy guardò ancora il nano. Poi aprì lo zaino e ne tirò fuori qualcosa di piccolo, stringendolo con la sua mano: «Morire in battaglia...forse questo è il destino che spetta a quelli come noi. Molto bene Darin, accetto la tua offerta, saremo compagni di viaggio, finché il destino lo vorrà», detto questo gli si avvicinò. «Però, devi farmi una promessa: giura che non berrai più birra finché staremo insieme, se è stata la tua rovina l'essere ubriaco, allora questo ti chiedo, questo sarà il prezzo per venire con me.»

Dungeon Master: Il nano gli sorrise. «Non ce ne è abbastanza per farmi ubriacare in questo barilotto. Giurerei volentieri se avessi qualcosa su cui farlo, ma non ho né un onore né più un clan e - guardò la sorta di clava - nemmeno armi che siano decenti su cui farlo...»

Izzy Spoon: Izzy gli mostrò l'Obolo di Vagno che aveva estratto dallo zaino. «Giura su questa moneta», disse.

Dungeon Master: Il nano lo guardò per alcuni istanti a bocca aperta, poi, senza prenderla dalle mani di Izzy sfiorò la moneta con le sue e la baciò, poi disse: «Giuro che mai più un goccio di birra toccherà queste labbra finché io sarò al tuo fianco o tu non mi solleverai da questo giuramento.»
Poi prese il barilotto e chiese: «Davvero pensi che sia una brodaglia schifosa o lo hai detto solo per farmela bere?»

Obolo di Vagno
Izzy gli mostrò l'Obolo di Vagno che aveva estratto dallo zaino.
«Giura su questa moneta», disse. Il nano lo guardò per alcuni
istanti a bocca aperta, poi, senza prenderla dalle mani di Izzy
sfiorò la moneta con le sue e la baciò, poi disse: «Giuro che mai
più un goccio di birra toccherà queste labbra finché io sarò al
tuo fianco o tu non mi solleverai da questo giuramento.»
Izzy Spoon: «No Darin, lo penso davvero. E' amara, mi impasta la bocca e mi sento assetato il doppio dopo che l'ho bevuta. Ovviamente in vostra compagnia la bevo, non voglio certo essere irrispettoso verso una cosa di cui andate così fieri. Questo sarà il nostro primo segreto», e sorrise. «Voglio però dirti ancora una cosa», aggiunse tornando serio: «Se mai dovessi venir meno al tuo giuramento mentre siamo insieme, non voglio che tu me lo dica. Vattene, di notte, senza farti sentire, e lasciami il tappo di sughero preso dal barile da cui è sgorgata la birra che hai bevuto vicino al giaciglio, allora capirò.»

Dungeon Master: Il nano sorrise nel sentire il loro primo segreto e annuì gravemente ascoltando la parte relativa al giuramento.
«Il barilotto ci servirà comunque per l'acqua, io non ho che un paio di otri di pelle fatti da me. Se non hai nulla in contrario lo vuoterò qui fuori ora - indicò la terrazza - per suggellare il mio giuramento...»

Izzy Spoon: Izzy si avvicinò a lui e gli mise una mano sulla spalla: «Speravo davvero che lo facessi, vai pure», e gli sorrise con gli occhi.

Dungeon Master: Il nano si spostò, poi si affacciò guardingo dalla sporgenza, quindi stappò il barilotto e lo rovesciò verso l'esterno provocando un gorgoglio. Quindi lo scosse e lo ritirò che ne gocciolavano le ultime stille di birra.
Quando anche l'ultima goccia fu scesa lo tappò nuovamente.
«Domattina prima dell'alba andrò a riempirlo d'acqua a una fonte qui vicino. Non credo che tu voglia partire adesso che è quasi buio. Per arrivare al passo che porta alla Via delle Cenere ci vogliono almeno tre ore di buon cammino da qui...»

Izzy Spoon: «Sono d'accordo, inoltre oggi è stata un giornata così lunga...non ricordo nemmeno più quando è stata l'ultima volta che ho dormito», mentre diceva queste parole Izzy si rese conto che stava crollando dal sonno.

Dungeon Master: La caverna dove si trovava era ancora nella semi oscurità quando il nano lo svegliò. Era equipaggiato di tutto punto ma questo non toglieva l'aria improvvisata al suo equipaggiamento che lo faceva sembrare come una specie di accattone ingobbito. «Dobbiamo muoverci! E' quasi l'alba!» lo esortò il nano

Izzy Spoon: Izzy si svegliò in uno stato pietoso: aveva dormito malissimo e non si sentiva per niente riposato. Si afferrò il mento e diede uno strattone alla testa verso destra: un sonoro crac accompagnò il movimento. «Dov'è il Sole?», chiese Izzy.

Dungeon Master: «La sua luce entrerà presto da là...» il nano indicò l'apertura che conduceva alla terrazza naturale. «Da quando la mia gente non manda più spedizioni verso Coda del Drago e Città del Faro dal nostro insediamento questa zona è pericolosa... meglio che ci allontaniamo il più possibile mentre il sole è alto...»

Izzy Spoon: Izzy assentì col capo. Raccolse in fretta le sue cose e fece cenno al suo compagno di precederlo. Si chiedeva se avrebbero incontrato altri problemi durante la strada.

Dungeon Master: Non ebbero bisogno di arrivare alla strada per averne. Appena scesi dalla cengia d'accesso alla caverna dove avevano passato la notte si trovarono faccia a faccia con un enorme formica, lunga quasi 8 piedi, di un colore a metà tra il violaceo e il metallico che aveva tra le fauci un pezzo di roccia che odorava di birra. Ma appena li sentì arrivare si drizzò verso di loro e prese ad avanzare.
«Per il Martello di Vagno!» disse il nano.

Izzy Spoon: Izzy spalancò gli occhi, la mano che scivolava lentamente vero l'alabarda: «Darin... cos'è questo essere? Possiamo fuggire?»

Dungeon Master: Il nano impugnava già saldamente la sua specie di clava-ascia.
«Non hai mai visto una formica? Possiamo provare ad allontanarci, ma dovremo fare un lungo giro e temo che anche lui preferisca assaggiare noi rispetto alla birra nanica. Che vuoi fare?»

Izzy Spoon: Izzy si morse il labbro, guardando la formica: «Al mio tre proviamo a dividerci, correndo nelle direzioni opposte, e vediamo che fa. Il primo che riesce ad arrivarle dietro le taglia le gambe.»

Dungeon Master: «D'accordo!» disse solo Darin restando pronto a scattare.

Izzy Spoon: Izzy prese un bel respiro, sperando che la formica fosse almeno un po' brilla: «Tre!», esclamò Izzy senza preavviso, scattando al lato destro della formica.

Formica Gigante
Appena scesi dalla cengia d'accesso alla caverna dove avevano
passato la notte si trovarono faccia a faccia con un enorme
formica, lunga quasi 8 piedi, di un colore a metà tra il
violaceo e il metallico che aveva tra le fauci un pezzo di
roccia che odorava di birra. Ma appena li sentì arrivare si
drizzò verso di loro e prese ad avanzare.
Dungeon Master: Il nano invece si mosse a sinistra allargandosi molto verso l'interno della vallata. La formica stette immobile un attimo poi si mosse veloce all'inseguimento di Darin.

Izzy Spoon: “Merda, va da Darin...”, pensò Izzy. Aveva sperato che inseguisse lui, essendo partito per primo. “Devo attenermi al piano.” Rientrò, portandosi dietro alla formica e sollevò l'alabarda, sfruttando lo slancio, pronto a colpire.

Dungeon Master: La formica sembrò non notarlo e le costò caro: Izzy la colpì al dorso con la sua alabarda. Il carapace dell'insetto però era duro come una vera corazza e il colpo fu in parte attutito da questo anche se l'arma affondò ugualmente nel corpo della creatura.
Questa ruotò rapida su sé stessa girandosi per affrontare Izzy e si sporse verso di lui per morderlo.

Izzy Spoon: Izzy lo notò e si protese indietro, ponendo l'alabarda fra lui e le zanne della bestia. «Darin! Adesso!», strillò.

Dungeon Master: Il giovane scansò la formica mentre questa si allungava per morderlo e le assestò un altro affondo con l'alabarda. Il corpo della creatura vibrò anche quando alle sue spalle Darin le assestò una violenta randellata.
L'insetto gigante però non si voltò per affrontare il nano ma cercò di incalzare Izzy.

Izzy Spoon: Il ragazzo non si scompose, la formica era più lenta e prevedibile del previsto e con Darin che la infastidiva dall'altra parte lo scontro per ora era gestibile. Si scansò ancora dalle fauci della formica e le assestò un colpo al carapace. La durezza della corazza fece vibrare le braccia di Izzy. «Dannazione, la mia alabarda perderà il filo continuando così. E questo maledetto insetto non accenna a cadere...Darin! Cerca di tagliarli la gamba, non possiamo continuare ancora per molto», poi si allontanò ancora dalla formica pronto a ricevere il prossimo attacco.

Dungeon Master: Il mostro però del tutto inaspettatamente stramazzò al suolo.
Darin, la cui arma era inzuppata fino a metà dell'icore giallastro dell'insetto ne aggirò il cadavere avvicinandosi a Izzy. «Sei tutto intero?» domandò con aria genuinamente preoccupata.

Izzy Spoon: «Si, grazie. Dopotutto era lenta. Grazie per averla distratta» e rinfoderò l'alabarda. «Rimettiamoci in marcia, abbiamo perso fin troppo tempo.»

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...