sabato 2 marzo 2013

Le Avventure di Izzy Spoon - II - Lungo la Via Segreta dei Nani - Parte I

Dungeon Master: Fu svegliato insieme agli altri dal rintoccare ritmico di una campana. Un nano stava accendendo le torce che cominciavano ad illuminare la sala comune, rendendola nel contempo fumosa. Si sentiva decisamente meglio, come ristorato e pronto ad affrontare qualsiasi impresa. Incredibile che differenza potevano fare alcune ore di buon sonno. Quando andò nella foresteria a fare colazione vi trovò Evver che lo stava aspettando.

Izzy Spoon: «Salve Evver! Buon giorno!», esclamò il ragazzo, rinfrescato dal sonno e compiaciuto dell'idea di essere ancora vivo

Dungeon Master: «Ti vedo davvero bene ragazzo», disse il nano con un cenno affermativo. «Accomodati pure e fatti offrire dell'ottima birra delle nostre cantine, mentre fai colazione e facciamo due chiacchiere, vuoi?»

Izzy finì di sorseggiare dal boccale di birra:
quanto era amara! Mandarla giù era davvero difficile.
Izzy Spoon: Izzy si felicitò nel vedere il nano più rilassato e di buon umore di quando non era ancora partito, sembrava molto più gioviale adesso: era chiaro che la faccenda della cripta lo turbava profondamente. «Volentieri signore», rispose con un sorriso. Anche se la birra non era di certo la sua bevanda preferita, non volle sembrare scortese e si servì un buon boccale dalle grandi botti poste ai lati della sala, poi caricò il suo piatto con una sostanziosa colazione: quanto tempo era che non mangiava? Si sedette e si gettò sul cibo nel modo più educato che il suo appetito feroce gli consentiva. «Prego mastro Evver, cominci pure.»

Dungeon Master: Il nano lo osservò fare colazione con un'aria che pareva compiaciuta e sorseggiò per qualche momento la sua birra prima di cominciare.
«Sono stato molto lieto che l'incarico che ti ho dato sia andato a buon fine. Lo sciamano dei Lupi del Sole ha molto apprezzato il tuo operato e pare che tu sia risultato anche in certo modo simpatico a Hurril. Sei sempre deciso ad intraprendere il tuo viaggio per la Via della Cenere verso Coda del Drago o Città del Faro?»

Izzy Spoon: Izzy finì di sorseggiare dal boccale di birra: quanto era amara! Mandarla giù era davvero difficile. «Si, sono proprio diretto a Coda del Drago, ho degli affari da sbrigare laggiù. Potrebbe dirmi qualcosa in più su quella città?» e tornò ad occuparsi della colazione

Dungeon Master: «Ci sono stato varie volte, una dozzina penso, quando facevo da scorta ai nostri convogli che andavano da un nostro insediamento tra le montagne, molto più vicino di questo, fino alla città. E' un posto in cui la legge non è una cosa vicina alla giustizia secondo me. Ma dove un uomo armato e capace può trovare facilmente lavoro come scorta o magari su una nave. Ma tu non mi sembri un marinaio...»

Izzy Spoon: Izzy cercò in qualche modo di giustificare il suo viaggio verso quella città. «E' così evidente eh?» e rise. «Ha visto giusto: è proprio per cercare lavoro che mi sto dirigendo là. Certo sono consapevole che nessuno mi darebbe mai un posto su una nave, basta guardarmi per capire che sono nato nell'entroterra. Ma chissà, magari un lavoro come scaricatore, oppure aiuto riparatore o qualche altro lavoretto riesco a trovarlo. A volte nella vita bisogna ricominciare da capo, a volte ti guardi intorno e capisci che non hai nulla che ti tiene legato in quel posto. E' allora che senti il bisogno di andare via, di spezzare le catene, di sentirti libero di nuovo. E mi dicono che il mare è sinonimo stesso di libertà. Voglio andare a scoprire di persona se è vero!»

Dungeon Master: «Ho visto il mare e posso dirti solo che la vista di quella massa liquida così sconfinata mi inquieta molto. Quindi sei deciso a partire verso la Via della Cenere?»

Izzy Spoon: «Si, assolutamente. come mai continuate a chiedermelo? C'è forse qualcosa che dovrei sapere riguardo al quella strada?» il ragazzo cominciava ad insospettirsi.

Dungeon Master: «Beh è un cammino pericoloso ma non più di quanto lo fosse in passato... è solo più facile incontrare orchetti ostili o altre creature, ma non è per quello che te lo chiedevo, è che ci sarebbe un modo per abbreviare il tuo cammino, permettendoti di fare quasi metà strada in tre soli giorni invece che nelle due settimane usuali che ci vorrebbero da qui...»

Izzy Spoon: Izzy si fece attento: se davvero era così, allora questo gli consentiva un notevole vantaggio di tempo sui suoi inseguitori, sempre che fossero riusciti ad arrivare fin qui, ovviamente. «La cosa mi interessa, signore. Parlatemi di questa scorciatoia». E pregò che non fosse sottoterra, solo a stare in quegli ampi spazi, gli mancava vagamente l'aria.

Dungeon Master: «La parte iniziale della Via della Cenere è piuttosto tortuosa perché deve aggirare delle zone pericolose per via della lava e dei terremoti che ci sono in quell'area. In seguito la via è piuttosto lineare anche se tocca alcune valli laterali, attraverso delle gole. In una di queste valli c'è un insediamento minerario fortificato del mio popolo. Io posso farti arrivare a quell'insediamento in soli tre giorni lungo un cammino privo di ostacoli e comunque in compagnia di altri del mio clan abili ed armati.»

Izzy Spoon: Il ragazzo decise di accettare la proposta, Evver si era dimostrato leale e di parola e non aveva motivo di disdegnare l'aiuto di quella gente. Inoltre era grato che il percorso fosse all'aperto. «Sono felice di accettare la vostra proposta, mastro Evver. Una scorta fa sempre comodo se la strada è pericolosa. Ma non disturbatevi a venire voi stesso, vi prego: avrete cose più importanti da fare qui, per la vostra gente. Un paio di uomini basteranno di certo»

Dungeon Master: Il nano gli sorrise: «Uomini, non penso di potertene dare, ma ti affiderò a degli ottimi nani. Ben pochi nani fanno ciò che fanno loro, ti ci porterò più tardi. Prima ci sono due cose che voglio darti, cose che ti sei guadagnato col tuo coraggio. La prima è questa...»
Trasse da una tasca quel che sembrava una moneta d'argento. Era però come se fosse fatta di due parti concentriche: una più esterna su cui vi erano delle iscrizioni ed una più interna dove vi era ritratta una specie di faccia. Questo da un lato sull'altro vi era un complesso simbolo inciso profondamente nel metallo.
«Questo è un Obolo di Vagno. Qualsiasi membro del mio popolo ne conosce il significato ed il valore. Significa che tu hai fatto un favore alla nostra gente e cedendolo a qualcuno questi lo ricambierà in modo appropriato. Potrai chiedere aiuto ad un qualsiasi nano e questi non te lo rifiuterà a meno che non ne vada della sua stessa vita. Cibo, riparo, armi, artifici di metallo o pietra. Qualsiasi cosa...»

Izzy Spoon: Izzy prese l'obolo, con un timore quasi reverenziale e lo guardò attentamente e la sua voce si incrinò: «Evver, grazie. E' un dono meraviglioso. Non so che altro dire, solo grazie. Vuol dire molto per me». E Izzy, per la prima volta in vita sua, sentì di essere stato davvero utile a qualcuno.

Obolo di Vagno
Trasse da una tasca quel che sembrava una moneta d'argento.
Era però come se fosse fatta di due parti concentriche: una più
esterna su cui vi erano delle iscrizioni ed una più interna dove
vi era ritratta una specie di faccia. Questo da un lato sull'altro
vi era un complesso simbolo inciso profondamente nel metallo.
Dungeon Master: Il nano sembrò essere molto compiaciuto delle sue parole. «E' bello vedere un umano che capisce e prende le cose sul serio. E' un peccato che tu debba andare via. Ecco l'altra cosa...»
Prese un piccolo involto di panno bianco da un'altra tasca e lo aprì rivelando una pietra squadrata, una sorta di piccolo mattoncino, delle dimensioni di una grossa moneta d'oro.
Era fatto di una roccia nera lucida, forse ossidiana, e recava inciso profondamente un simbolo complesso, uguale su entrambe le facce più grandi, mentre le altre quattro erano ricoperte di altri simboli molto più piccoli ma non per questo meno complessi.
«Questa te la devo per il pericolo che ti ho fatto inutilmente correre dimenticandomi la faccenda del talismano. E' una pietra runica della ristorazione. Fa molta attenzione perché se qualcun altro oltre te dovesse mai toccarla anche per un solo istante, perderà ogni potere. Per usarla ti basterà immergerla in una coppa di metallo piena d'acqua, birra o un qualsiasi altro liquido e agitarla per un paio di volte. Ti basterà poi bere il liquido o versarlo su una ferita per accelerarne molto la guarigione. Ogni volta che la userai si consumerà un po': dovrebbe durarti per una ventina di coppe...»

Izzy Spoon: Izzy era sempre più meravigliato, il nano sfoderava un oggetto incredibile dopo l'altro. Ancora una volta raccolse l'oggetto con entrambe le mani e lo fissò nella sua mente. Che razza di magia era, per gli dei! I nani erano veramente un popolo pieno di sorprese. «Evver, grazie ancora, questo dono lo userò con parsimonia, lo prometto. Grazie, di cuore.», e sorrise al nano.

Dungeon Master: Il nano annuì gravemente. «Mi raccomando nessuno oltre te deve toccarla! Nano o umano che sia...»

Izzy Spoon: «Ho capito, la conserverò con cura. Davvero grazie infinite. Ma che magia è?», Izzy era sempre più affascinato dalla magia, ma anche intimorito.

Dungeon Master: «Magia delle Rune. La magia del nostro popolo. La magia più potente di tutte e la più antica...», disse il nano, non senza una certa boria.

Izzy Spoon: Izzy era estasiato: «Non vorrei sbagliarmi, mastro Evver, ma questa sembra una magia che non viene donata a pochi, e certo non credo ad umani. Ne sono davvero degno? In fondo non ho svolto un favore a voi personalmente. E non credo che vogliate questa magia cada in mani sbagliate...»

Dungeon Master: «La mia gente è consapevole di questo, perciò solo la prima persona che la tocca può usarla. Riguardo alla frequenza con cui ciò viene fatto non hai torto, ma questo è un mio dono per te, diciamo una forma di pagamento extra per il maggior rischio corso...»

Si trovavano su una specie di molo di pietra oltre il quale scorreva tranquillo un fiume.
Il tutto molto sottoterra ed illuminato in modo tenue da una specie di fosforescenza che proveniva
dalle pareti. Il letto del fiume doveva essere largo più di venti passi. La cosa però più stupefacente
era la barca di pietra bianca che stava a galla su di esso. Era priva di vela o alberature ma c'erano
dei nani che stavano trafficando avanti e  indietro caricando delle casse.
Izzy Spoon: «Capisco. In tal caso ancora grazie infinite per la fiducia che riponete in me. Non vi deluderò!». E Izzy giurò che sarebbe morto piuttosto che tradire la fiducia del nano, che ora vedeva sotto una luce completamente nuova e radiosa.

Dungeon Master: «Ne sono convinto.», disse il nano annuendo.
«Ora finisci pure la tua colazione. Verrò più tardi a prenderti per mostrarti la via del tuo cammino...»

Izzy Spoon: «Certo Evver, grazie». Izzy notò che il cibo gli sembrava più buono adesso, la birra meno amara e quelle caverne meno soffocanti.

Dungeon Master: Poco più tardi insieme ad Evver entrò nella parte dell'insediamento normalmente riservata ai nani. Non era comunque spiacevole muoversi e anzi gli ambienti restavano piuttosto ampi, anche se il susseguirsi di porte e camere di guardia era notevole e faceva sembrare la loro gente quasi paranoica rispetto a ciò che era abituato.
Ad un certo punto imboccarono una scala e scesero per un periodo di tempo che a Izzy parve infinito tanto che ad un certo punto le ginocchia si stavano stancando a furia di gradini.
Ma quel che vide quando sbucarono in un ambiente più ampio lo lasciò senza parole tanto era stupefacente.
Si trovavano su una specie di molo di pietra oltre il quale scorreva tranquillo un fiume. Il tutto molto sottoterra ed illuminato in modo tenue da una specie di fosforescenza che proveniva dalle pareti. Il letto del fiume doveva essere largo più di venti passi.
La cosa però più stupefacente era la barca di pietra bianca che stava a galla su di esso. Era priva di vela o alberature ma c'erano dei nani che stavano trafficando avanti e indietro caricando delle casse.
«Ecco il tuo mezzo di trasporto...», disse Evver con un tono soddisfatto.

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