Titolo: Conan The Barbarian
Regia: Marcus Nispel
Soggetto: Robert E. Howard (tratto liberamente)
Attori:
Jason Momoa(Conan), Rachel Nichols(Tamara),
Stephen Lang(Khalar Zym), Bob Sapp(Ukafa),
Rose McGowan(Marique), Ron Perlman(Corin),
Nonso Anozie(Artus), Saïd Taghmaoui(Ela-Shan),
Leo Howard (giovane Conan)
Musiche: Tyler Bates
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SINOSSI
Il fiero guerriero cimmero, spinto da una vendetta personale, inizia una ricerca che in breve tempo si trasforma in un epica battaglia che lo porterà ad affrontare imponenti rivali, mostri orribili ed imprese impossibili. Conan capirà di rappresentare l’unica speranza di salvare le grandi nazioni di Hyboria da un minaccioso regno malvagio e sovrannaturale.
DESCRIZIONE
Conan è il figlio di Corin, capo e maestro fabbro di una tribù cimmera. Fin da ragazzo mostra di avere grandi capacità marziali, ma è eccessivamente violento e poco tattico quindi sebbene abbia superato la prova di coraggio (non vi rovinerò la visione, dico solo che la vince 4 a 0) il padre non lo ritiene degno di impugnare la spada che egli ha forgiato per lui, una lama d'acciaio di cui il cimmero conosce il segreto. Un giorno il villaggio viene attaccato da... Qualcuno ha detto Thulsa Doom? Serpenti ovunque serpenti? Per rubare segreto dell'acciaio? No, no, no. Si tratta di Khalar Zym, un signore dei banditi che sta cercando i pezzi della Maschera di Acheron per riportare nel mondo dei vivi la moglie morta e conquistare (grazie al di lei aiuto e al potere della maschera) l'intera Hyborea. Migliaia di anni prima infatti i necromanti Acheroniani aveva forgiato la maschera dalle ossa di numerosi re, ma dopo la loro sconfitta per mano delle tribù barbare la maschera era stata fatta a pezzi e questi divisi tra le tribù.
Khalar Zym però ha una figlia-localizzatore grazie a cui riesce facilmente a ritrovare il pezzo affidato a Corin (che guarda caso è l'ultimo) e mette a ferro e fuoco il villaggio di Conan, sterminandone gli abitanti e lasciando anche il ragazzo e suo padre ad affrontare la morte.
Conan sopravvissuto, giura vendetta.
Potremmo dire che quello che ho descritto è una sorta di antefatto: il resto della storia si svolge vari anni dopo, quando un Conan ormai adulto e nerboruto, incontra nuovamente uno dei luogotenenti di Khalar Zym e viene a sapere che questo è alla ricerca di un puro sangue, per completare il rituale che lo renderà potente come un dio. Il giovane cimmero, naturalmente, non è per niente d'accordo e si darà da fare per incontrare la sua nemesi, il cui nome gli era restato ignoto fino a quel momento, e vendicarsi.
Tra viaggi per mare e inseguimenti a cavallo, fortezze maestose e oscuri sotterranei, decadenti città di furfanti e rovine che mostrano i ciclopici resti di antiche civiltà il nostro eroe si muoverà con la baldanza della pantera classica dell'eroe Howardiano. Non gli mancheranno fanciulle bellissime da salvare, streghe sanguinarie da affrontare e antagonisti sadici e megalomani con cui tagliare i ponti.
PRO
- Costumi e scenografie davvero belli. Queste ultime sono una vera gioia per gli occhi e i primi rendono davvero vivi e caratteristiche anche le semplici comparse.Affascinante: + 8
- Le armi tanto dei protagonisti quanto di alcuni personaggi secondari sono particolari e molto curate sia come aspetto che per il modo in cui sono inserite o agiscono negli scontri.Ben Fatto + 2.
- Gli scontri sono ben coreografati e Conan appare per quel guerriero agile che dovrebbe essere, capace di uccidere un nemico con un colpo o al più due. Alcune mosse sono veramente interessanti, penso che mi ci ispirerò.Belli a vedersi: + 4
CONTRO (ATTENZIONE SPOILER)
- Khalar Zym è un cattivo sadico ma piuttosto scialbo. Si scontra con Conan due volte e non mostra di essere minimamente alla sua altezza come combattente né sembra averlo mai realmente in suo potere nella storia (tranne quando questo era ragazzo, nell'antefatto). Sfortunatamente c'è anche il paragone naturale con il Thulsa Doom interpretato da James Earl Jones lo vede largamente perdente. Antagonista modesto: - 3
- A Conan manca una vera spalla. A differenza di Valeria, Subotai e Akiro in Conan il Barbaro, in questo film Artus e Ela-Shan e perfino Tamara non hanno abbastanza spazio per poter essere significativi offrendo un reale supporto a Conan oltre che compensarne occasionalmente la proverbiale taciturnità.La mancanza dell'effetto gruppo si sente, anche negli scontri: - 2
- E' vero che Howard non lasciava uno spazio molto ampio alle donne nelle sue storie, ma questo è proprio il film delle donne-strumento, con la figlia del cattivo usata come una sorta di rilevatore per la purosangue, che guarda caso serve (strumento) a far funzionare la Maschera di Acheron e come contenitore (parola del film) per lo spirito della moglie di Zym.Maschilismo di trama eccessivo, anche per Conan: - 4
- Inconsistenze al limite del ridicolo di alcune scene, come quella in cui gli uomini di Zym raggiungono la nave di Conan e Artus mentre è in navigazione(come hanno fatto? Avevano radar e motori da 200 cavalli alle barchette?), quando Tamara viene catturata (non la trovano per vent'anni e poi poche ore dopo che la nave è attraccata in un punto qualsiasi zac sono tutti lì! Ma dai!) e quando Conan e Ela-Shan attraversano tutta la fortezza di Khor Kalba per arrivare ad affacciarsi al balcone e scoprire che Zym e i suoi stanno andando in processione verso un picco vicino (fa tanto videogioco giapponese).Un minimo di serietà, non è mica il principe Valiant: - 10
- Una occasionale sensazione di déjà vu: i guerrieri di sabbia evocati da Marique fanno tanto pensare a quelli riesumati da Imhotep e a parte una forza soprannaturale sembrano anche avere capacità analoghe. Lo stesso dicasi della ruota-altare su cui è imprigionata Tamara alla fine del film, che ricorda abbastanza, specie quando in movimento quella di Indiana Jones e il Tempio Maledetto.Già visto: - 3
- Eccessi dettati forse da una necessità di spettacolarizzazione. Khalar Zym si porta dietro una nave durante il suo viaggio per terra per e dal monastero di Shaipur. Ma a che cavolo gli serve, visto che nell'unica scena in cui qualcuno dei cattivi compare sul mare si vede solo uno spezzetto di barchettina fessa che certo non è quella, visto che tra l'altro Conan gliela affonda pure mentre sono ancora in viaggio via terra usando un mangano trovato abbandonato ma in piena efficienza su una altura. Adesso io ammetto che nell'era di Conan ci fossero rovine antiche e simili, ma trovare uno strumento simile lasciato lì in perfette condizioni (nemmeno con nulla che poteva essere stato eventualmente assediato nelle vicinanze) e proprio inconcepibile. Sembra quasi che le uniche persone vive e in movimento in quel mondo siano Conan e i suoi nemici.Grandiosità si ma fatelo con intelligenza: - 5
PUNTEGGIO FINALE: - 13
Fosse stato il primo film a trattare il genere avrebbe potuto spuntare giudizio migliore, ma trovandosi come termine di paragone un titolo omonimo vecchio di trent'anni ma molto meglio realizzato, si sarebbe potuto fare di più e di meglio. Basti pensare che Conan il Barbaro dell 1982 ha incassato (senza rivalutazione) al box office più il doppio di Conan The Barbarian 2011.
Jason Momoa è però incolpevole del fallimento. Ce la mette tutta per mostrarsi come un Conan credibile e dal punto di vista di costume e aspetto a mio parere ci siamo. Anche nel combattimento riflette il Conan agile ma possente che si legge nei libri. Certo, ogni tanto c'è qualche mossa da wrestling di troppo, ma viene da sé che se tutti i colpi andassero a segno i combattimenti durerebbero pochissimo.
Purtroppo è tutto il resto a non funzionare. Troppa azione e poca caratterizzazione. Una trama che partendo bene con le scene dall'infanzia di Conan accelera in modo strampalato a quando questi è già adulto e cerca di mantenere un ritmo da cardiopalma che però è poco adatto all'eroe Howardiano che viene presentato senza costruirgli attorno un reale background. Questo alla lunga finisce con l'affondare la pellicola, impedendo ai personaggi protagonisti di esprimere quel minimo di sé stessi che servirebbe a renderli reali. Ci si limita a dare al buono e al cattivo un obiettivo assoluto e li si costruisce intorno a quello rendendoli quasi maniacali. Può funzionare con i supereroi dei fumetti ma non con personaggi letterari come Conan.
Va bene che per portare il cinema al 3D ci vogliano scene grandiose e trame che permettano di inserirne molte in uno stesso film ma è anche vero che anche la dimensione della trama e la profondità dei personaggi va tenuta in conto. Se per guadagnare 1D ne perdiamo due o tre allora il risultato non può essere che negativo.
Concludo dicendomi stupito che ci si ostini a sfruttare il mondo e il personaggio più famoso creati da Howard senza decidersi a presentare un titolo che sia per lo meno basato su una delle sue storie. Certo essendo episodiche sono più adatte a una serie che a un unico film ma guardando alla serie del Trono di Spade non si vede perché quella possa essere proposta come tale e i racconti di Howard no.
SPUNTI CHE SARANNO CERTAMENTE TRATTATI
Professioni/Razze intelligenti: Guerriero della Maschera, Monaco di Shaipur, Barbaro Cimmero, Guerriero Selvaggio Pitto, Strega dagli Artigli
Animali/Mostri: L'Abitante dei sotterranei di Khor Kalba, Guerriero di Sabbia
Oggetti: La spada-doppia di Khalar Zym, Khopesh stygiana di Ukafa, Doppio artiglio da lancio dei guerrieri di sabbia
Interessante recensione come sempre Archmage. Tentato nuovamente di riportarla su "Evil Company" =P
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